nell’estate del 2000 roberto ferri partecipa con il suo spettacolo al festival di fano "il violino e la selce" per la direzione artistica di franco battiato.
nella stessa estate si esibisce, come supporter, in "banda orchestrale" lo spettacolo che franco battiato porta in giro per l'italia e che avrà un seguito nella stagione successiva.
partecipa al festival "incontri internazionali della musica" di salerno, dove apre il concerto di juliette gréco.
a genova, al memorial dedicato a fabrizio de andré, è invitato a dare il proprio contributo accanto a quello dei maggiori cantautori italiani (celentano, rossi, battiato, ligabue, mannoia, jovanotti, vanoni) e presenta la romance de marinelle, versione francese de la canzone di marinella che traduce e canta.
realizza un cd di canzoni francesi classiche e altre di cantautori italiani contemporanei (de andré, battiato, rossi) che traduce e canta in lingua francese.
nell’ottobre, novembre e dicembre 2001 è impegnato in un tour di spettacoli, organizzati da associazioni culturali francofone per la difesa della lingua, in francia, belgio, canada, svizzera e isole oltreoceano. propone canzoni di autori francesi in lingua originale e canzoni di autori italiani in lingua francese.
nel 2002 partecipa a san remo ai convegni del premio tenco sulla traduzione. nel 2003 interviene al festival di fano nella serata dedicata agli chansonniers.
nell’autunno dello stesso anno la fondazione de andré pubblica il cd live del memorial, faber amico fragile. Ferri vi interpreta la romance de marinelle, sua versione francese del celeberrimo pezzo di fabrizio de andré.

i mesi passano e roberto porta in giro per l’italia il suo concerto che prevede un rinnovamento continuo viene accompagnato dal suo trio jazz diretto da alessandro altarocca
dal punto di vista discografico si presenta sul mercato con marinelle et le chat e più recentemente con vivo d’arte e se per caso un giorno la follia entrambi registrati dal vivo.
altri artisti incidono sue canzoni : celentano con lunfardia (il cui testo viene scritto a 4 mani con f.de andrè) , morandi con la vita insegna a vivere e brucia il cuore, alexia canta come tu mi vuoi, dalla trasmissione amici federico e giulia cantano com’è bello avere 20 anni. uscirà presto con un nuovo cd live ed un progetto con altri importanti ed interessanti artisti.

" Ti amo anche se non so chi sei" (Centosuoni/Edel) nato per iniziativa di Marinella e Roberto Ferri e da loro prodotto con il supporto e la supervisione artistica di Franco Battiato. Lo scopo è quello di diffondere, attraverso la musica, se possibile, la cultura della donazione di organi in un momento assai drammatico per i trapianti: negli ultimi due anni infatti le donazioni hanno registrato un diffuso calo su scala nazionale con conseguenze facilmente immaginabili. La partecipazione a questo progetto è stata massiccia: Lucio Dalla, Pia,Franco Battiato, Fiorella Mannoia, Iskra, Roberto Ferri, Marco Alemanno, Ron, Vincenzo Capezzuto, Massimo Ranieri, Sepideh Raissadat, il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’ Antoniano, Maddy Cattaneo, Alessandro Altarocca, Florence Donovan, Gianni Morandi, Fabrizio de Andrè, Ivano Fossati, Anna Mazzamauro, Giuseppe Barbera sono gli  “Artisti per la donazione degli organi”   ai quali  si aggiunge un nome che sicuramente avrebbe aderito con entusiasmo, quello di Grégory Lemarchal,  il famoso artista francese affetto da fibrosi cistica scomparso nel 2007 a soli 23 anni in attesa di un trapianto di polmoni, qui doverosamente in apertura del cd con il suo più grande successo SOS d'un terrien en détresse.       
Le dodici tracce dell’album ( 11 canzoni più il recitato di Anna Mazzamauro della celebre “‘A livella di Totò su un tappeto sonoro di Franco Battiato ) contengono una serie di capolavori della canzone d’autore completamente riarrangiati  come Anime salve di De Andrè, La cura di Battiato, E dimmi che non vuoi morire di Vasco Rossi  e Gaetano Curreri ( in una interessante ed inedita cover in inglese la cui traduzione è stata curata da Roberto Ferri, già coautore delle versione italiana), e  soprattutto Com’è profondo il mare di Lucio Dalla  che, attraverso la pluralità di voci che  regalano nuove e partecipate attenzioni alle famose strofe della canzone, fornisce all’ascoltatore la stimolante chiave stilistica del lavoro.   Com’è profondo il mare  veicolerà in questa prima fase la comunicazione del progetto anche con il supporto di una traccia video, piccolo gioiello di cinema di animazione, realizzato da Gabriel Zagni. Non meno interessanti sono poi gli inediti, alcuni composti dallo stesso Ferri e da Roberto Pacco, come  l’emblematico Ti amo anche se non so chi sei , parole che dovrebbero essere alla base della cultura della donazione, in una canzone declinata con grande sensibilità e  intensità poetica da  Massimo Ranieri.     
Roberto Ferri, produttore del cd insieme alla moglie Marinella, ben conosce la realtà dei trapianti essendo lui stesso un trapiantato di fegato da tre anni. Alla luce di questa esperienza, insieme alla moglie, sta dedicando la sua ritrovata vita di uomo e di artista  alla sensibilizzazione delle problematiche connesse alla carenza di organi, prima tra tutte le lunghe liste di attesa. 
Problematiche che per certe patologie molto diffuse hanno il carattere dell’emergenza, come ad esempio nel campo delle malattie epatiche. Due milioni e mezzo sono le persone in Italia affette da epatiti di tipo B e C, mentre oltre due milioni sono quelle che manifestano cirrosi e/o tumori da abuso di bevande alcoliche. Le cifre relativi ai decessi sono poi da bollettino di guerra: oltre 21.000 l’anno.
Proprio in favore della ricerca rivolta allo studio ed alla cura delle malattie epatiche, i proventi della vendita del cd -al netto delle spese sostenute-verranno devoluti a quegli organismi medico-scientifici specializzati in questo campo.   In particolare hanno dato il patrocinio alla iniziativa l’AISF - Associazione Italiana per lo Studio del Fegato; la FIRE -Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia; l’ ANTF -Associazione Nazionale Trapiantati di Fegato " G.Gozzetti" Onlus - Epac Onlus.

“Tutta colpa dell’Amore” (Centosuoni / Emons – Audio-libro) nato per iniziativa di Marinella e Roberto Ferri. Lo scopo è sempre quello di diffondere, attraverso la musica la cultura della donazione degli organi in un momento assai drammatico per i trapianti: negli ultimi due anni infatti le donazioni hanno registrato un diffuso calo su scala nazionale con conseguenze facilmente immaginabili. Sensibilizzare la cittadinanza all’importanza della donazione degli organi come possibilità di salvare vite umane, quando purtroppo una vita se ne è andata. Infatti, ancora corrono dicerie infondate che gli organi possano venir prelevati a pazienti che ancora abbiamo qualche possibilità di riprendersi (notizia del tutto falsa), ma per questo motivo e per un, parzialmente comprensibile, timore atavico a parlare della morte, ancora oggi si incontra opposizione alla possibile donazione. Questo fa sì che negli ultimi anni in Italia le donazioni non siamo aumentate (anzi, lievemente diminuite) con conseguente impossibilità di salvare vite umane con trapianto di cuore o fegato o polmoni.

La partecipazione a questo progetto è stata importante: Nabil Salameh, Debora Caprioglio, Ivana Barcellesi, Florian Picq, Lorenzo Visci, Marco Alemanno, Lucio Dalla, Alda D’Eusanio, Claudio Borgianni, Matteo Belli, Barbara Enrichi, Ezio Alessio Gensini, Morgane Girardin, Erri de Luca, Felice del Gaudio, Pierre Julien Echeveste, Irene Bellini, Tiziana Proto, Adelaide Gallo, Elisabetta Pasquali, Martina Maurizzi, Marinella Ferri, Andrea “Otto” Salvato, Luca Bignardi, Giuseppe Donnici, Rose Marie Lagana, Leonardo Santoli, Daniela Boccadoro, Anton Berovski, Carla Gravina, Giuseppe Barbera, Alessandro Altarocca, Michele Gammino, Francesco Villella, Roberto Costa, Gabriel Zagni, Eleonora Brigliadori, Aldo Azzaro, Piera Degli Esposti, Dacia Maraini, Catherine Marchand, Franco Battiato, Valeria Ianniello, Marco Ferri, Luca Barbarossa, Mogol, Vasily Biserov, Federico Aicardi, Marco Marcheselli, Iskra, Manlio Sgalambro.

scarica una foto in alta risoluzione di Roberto Ferri

«